date da concordare dal 18 al 21 ottobre / dall'8 all'11 novembre 2022
Chi si scandalizza è sempre banale
Testo e regìa di Michele Cosentini
Aiuto regìa Davide Sapienza
con Luca Ferrini Alberto Melone e Riccardo Pieretti
La drammaturgia, volutamente, ignorerà tutti quegli aspetti più comuni che hanno portato alla banalizzazione ed alla creazione di uno stereotipo pasoliniano per concentrarsi invece su quel Pasolini interventista dal punto di vista civile e politico, quel Pasolini “politicamente scorretto”, scomodo, provocatorio, urticante, le cui polemiche furono a volte non condivise, altre trascese e male interpretate, altre ancora strumentalizzate. La drammaturgia tenderà a dimostrare come, nonostante sia cambiato il contesto storico, le idee e gli enunciati di Pasolini siano ancora attuali e come la società di oggi avrebbe bisogno di ricordare e fare proprie alcune delle battaglie e delle idee di questo intellettuale. La drammaturgia è stata costruita cucendo insieme pezzi di interviste, interventi sulla stampa dell’epoca, alcune raccolte tratte da “Scritti corsari” e “Lettere luterane”, alcuni attacchi che autorevoli giornalisti e politici dell’epoca rivolsero a o contro Pasolini, ed altri brani tratti ad esempio da “Io so ma non ho le prove” (sui mandanti delle stragi e degli attentati alle istituzioni) , “La chiesa, i peni e le vagine” (sulla Chiesa e la Sacra Rota), “Discorso sui capelloni” ( sull’anticonformismo che diventa conformismo), “Proposta di abolizione della Scuola media”; “Proposta di abolizione della televisione”, ed altri scritti in cui Pasolini rivolge la sua attenzione alla società ( discorso sull’aborto, processo ai gerarchi della DC, il fascismo degli antifascisti, il discorso di Valle Giulia ed altri). Infine è stato toccato il delicato tema della censura usando brani tratti da “La trilogia della vita”, trilogia poi abiurata da Pasolini stesso. La drammaturgia è volutamente così attuale da rendere difficile credere che siano brani di un’epoca ormai morta e sepolta.
ore 11
studenti: 10 euro
ingresso gratuito per gli insegnanti accompagnatori
date da concordare tra 31 gennaio / dall'8 al 24 febbraio / dal 13 al 17 marzo / dal 24 al 28 aprile 2023
Il piacere dell'onestà
di Luigi Pirandello
regìa di Luca Ferrini
aiuto regìa Davide Sapienza
con Michele Cosentini, Valentina Martino Ghiglia, Alberto Melone, Luca Ferrini, Monica Belardinelli, Riccardo Pieretti
L’insurrezione della Vita contro la Forma in cui la si è costretta può non essere immediata. Allo scopo di sottrarsi a una vita di dissipazione e traviamenti e di crearsi una situazione tale che (marito di una signora per bene) egli sia obbligato da essa a vivere onestamente, Baldovino, protagonista del Piacere dell’onestà, sposa Agata che Fabio ha resa madre e che non può sposare perché ammogliato. Ma pone bene le mani avanti: onesto lui, onesti tutti! Agata e Fabio continuino pure ad amarsi, se vogliono, ma rispettino rigidamente lui, non lui in quanto Baldovino, ma lui in quanto rappresentazione dell’onesto marito di una signora per bene. In tal modo Baldovino si costruisce una onestà perfetta, e vive non più come uomo, ma come forma artificiale e costruita di onestà. Forma artificiale, questa, destinata a morire nel momento stesso in cui Baldovino capirà di amare Agata, e quest’amore, ponendolo dinanzi a lei uomo contro donna, e non più maschera di marito contro maschera di moglie, gli farà comprendere la necessità di partire. L’amore uccide in lui la maschera del marito. Ma Agata che anch’ella l’ama lo seguirà in ogni caso. Allora egli rimane. La forma dell’onestà ha ucciso in Agata l’amante e creato in lei la moglie, sul serio e non da burla. La Vita ha incenerito la Forma in cui la si era costretta e ne ha creato una nuova e superiore.
ore 11
studenti: 10 euro
ingresso gratuito per gli insegnanti accompagnatori
date da concordare dal 19 al 23 dicembre 2022
GREGORY: una storia di famiglia
di Veronica Liberale
regia di Nicola Pistoia
con Francesco De Rosa, Veronica Liberale, Francesca Pausilli, Stefania Polentini, Armando Puccio, Francesco Stella
Uno spettacolo che, sullo sfondo di una società che sta cambiando il suo modo di comunicare, con l’avvento di internet e dei social, ci accompagna con toni leggeri, rifuggendo da qualsiasi forma di pietismo, nelle fasi della scoperta di un figlio diverso, autistico con le sue caratteristiche e il suo modo tutto speciale di relazionarsi. Una commedia umana che da la sua visione e il suo piccolo contributo nella descrizione di una sindrome difficile da comprendere e da descrivere. Una storia che cambia e travolge la vita dei protagonisti, le cui vicende, raccontate sempre con sorriso e ironia, ci portano a riflettere su una società molto spesso non inclusiva e sull’inconsistenza e la vacuità, che si cela dietro il concetto di normalità.
#Inclusione #Disabilità
ore 11
studenti: 10 euro
ingresso gratuito per gli insegnanti accompagnatori