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Commedie Italiane

Prosa SPETTACOLO IN SCENA

19 marzo - 31 marzo 2024

Mi è scappato il morto

scritto e diretto da Andrea Bizzarri

Prosa PROSSIMO SPETTACOLO

uomini

02 aprile - 07 aprile 2024

Uomini Stregati Dalla Luna

di Nicola Pistoia e Pino Ammendola
regia di Nicola Pistoia

Prosa PROSSIMO SPETTACOLO

quasi quasi

09 aprile - 21 aprile 2024

Quasi quasi ci ripenso

da un’idea di Gianni Quinto, scritto da Gianni Quinto, Alessandro Tirocchi e Maurizio Paniconi
regia di Andrea Palotto

NEWS E PROMOZIONI

VI edizione di Teatramm'

È uscito il bando ufficiale della VI edizione di Teatramm' - Festival Teatrale 2024
Candida il tuo spettacolo scrivendo a teatramm@libero.it

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Carta del Docente

Teatro de' Servi aderisce all’iniziativa che porta i docenti a teatro.
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Meglio Zitelle

Meglio zitelle sa essere delicato anche quando pungente, come sono le conversazioni tra amiche intime, quelle dove anche le cattiverie hanno un altro valore. Il valore della verità, l’unica strada per ritrovarsi.

Roma banco 24

È uno squarcio pasoliniano sul male oscuro della nostra società sempre più moralista, e sempre più impegnata a puntare il dito sul lerciume in superficie che nasconde un pericolo assai più grave. È un grido di rabbia di chi conosce la realtà di una vita nascosta. La Silvestri attrice mostra una disinvolta padronanza della scena; è una donna di casa pratica oltre che una madre carezzevole; agile nel dribblare l’eccessivo (ma voluto) mobilio casalingo.

Roma banco 24

Favola nera con sottofondi comici e scioglimento inaspettato che non riveleremo. Quando apre la valigia del mestiere, ricca di abiti provocanti e seducenti, per la passata disponibilità mercenaria, Silvestri quasi commuove nel tentativo di giustificare un mestiere che è anche apparizione, commedia, travestimento.

Cinghiali

La prima cosa che traspare è una forte critica sul nostro modo di trattare la natura. Ma c’è anche un richiamo al mondo dei reietti, perché i nostri cinghiali sono rappresentati con l’aspetto di barboni, delle persone abbandonate agli angoli delle strade, di quelli con problemi mentali o sociali, scansati da tutti per il loro aspetto o per la loro situazione. Ci appaiono come i disagiati della irriverente pellicola “Brutti, sporchi e cattivi” che ai margini della società, vivono una vita dura e opprimente ignorati dalla società.

Cinghiali

Vedere a teatro una storia così profonda e divertente ambientata a Roma è alquanto invitante. A conti fatti tutti i messaggi che Veronica Liberale tratta risultano efficaci, dalla guerra alla speranza passando per l’edificazione selvaggia. La guerra, in particolar modo, viene approfondita a tal punto che lo spettacolo non esige nel dare una risposta su come mettere fine al difficile rapporto tra animali ed esseri umani, ma senza ombra di dubbio non potrebbe esistere una convivenza pacifica se entrambe le specie non riescono a convivere tra loro

Diavoli in cucina

Lo spettacolo è divertente, incalzante nei ritmi e ricco di sorprese. Temi importanti come l’amicizia, l’occupazione, le aspettative, vengono trattati con ironia senza svilirne la rilevanza, ma mostrandone tutta la complessità e drammaticità. Una storia raccontata con sarcasmo, coinvolgente per il forte messaggio sotteso

La Signorina Papillon

La commedia è sicuramente ben scritta, vincente. Questi attori hanno saputo sfruttare appieno la sceneggiatura, farla vivere, anzi esplodere coinvolgendo la platea che ha dimostrato di aver oltremodo apprezzato storia e performance.

Diavoli in cucina

Confusionari e divertenti, questi cuochi si avvicendano e accavallano forsennatamente tra una scena e l’altra. Insieme intrattengono il pubblico tra risate ed applausi dando vita ad una commedia leggera, frizzante e divertente che gira intorno ad un tema originale per il teatro come quello della cucina, che se è tanto in voga nei programmi televisivi, al contrario non è usuale in teatro.

Il letto ovale

Spassoso e leggero, “Il Letto Ovale” ci ricorda, in fin dei conti, la morale di Collodi: le bugie hanno il naso lungo e le gambe corte.Prima o poi la verità esce fuori, ma quante risate prima che lo faccia. Forse anche dopo.

Il letto ovale

Gli attori, tra cui Matteo Vacca, Martina Zuccarello, Claudia Ferri, Elisa Pazi, Eleonora Santini, Walter Del Greco, Eric Bastianelli, Floriana Corlito e Alessandro Bevilacqua, sono stati elogiati per le loro interpretazioni brillanti che hanno portato vita a personaggi che giocano con la propria identità in un vortice di situazioni incalzanti, le cui soluzioni si sveleranno solo nel finale. Un aspetto che ha contribuito al successo dello spettacolo è stata la scenografia ben strutturata che ha permesso al pubblico di immergersi completamente nella trama, aumentando l’immersione e l’esperienza teatrale.

Il letto ovale

Ci si diverte ininterrottamente con una comicità quasi disarmante giocata sull’equivoco che, alimentato da imprevisti, diventa paradosso. D’effetto la scenografia che riesce a ricostruire sul palco i vari ambienti della casa consentendo, attraverso le molte porte presenti, un frenetico va e vieni dei vari personaggi. Da apprezzare l’impegno profuso da tutti gli attori, ma l’interpretazione della romagnola scrittrice di successo e dell’arredatore dandy, sono assolutamente memorabili. Finale rigorosamente a sorpresa.

Guida pratica per coppie alla deriva

Curata la regia di Nicola Pistoia che non ha voluto contaminare (italianizzare) eccessivamente le figure dei protagonisti. La costruzione della scena, infatti, è coerente con quanto previsto dal testo e da quanto dallo stesso ci si potrebbe attendere. Forse, si poteva osare un po’ di più sulle manie, fragilità e tic dei protagonisti. Commedia godibile. Da parte degli spettatori c’è la necessità di attenzione per percepire le sottili sfumature emotive proposte dal testo e restituite dagli attori.

Guida pratica per coppie alla deriva

Genuini e disinvolti, Vado e Stalteri personificano un intimo quadretto narrativo con personalità, primeggiando con una puntuale e perfetta dizione. Un solo ambiente scenografico, una stanza, ma non pochi i gesti e i movimenti: i due attori difatti sono abili nel ricreare, con corpo e giusti toni di voce, quel calore confidenziale che, nonostante la lontananza emotiva, si respira in ogni coppia duratura; come caloroso è anche lo scambio dialogico, contraddistinto da battute non ritmicamente e vivacemente farsesche, ma finemente, equilibratamente, umoristiche.

Guida pratica per coppie alla deriva

È uno spettacolo che offre tutto, risate, momenti di commozione e riflessione. Una storia vicina a tutti noi che ricorda quanto sia difficile mantenere vivo un matrimonio negli anni, soprattutto al giorno d’oggi, provando a trovare una soluzione per salvare qualcosa che apparentemente sembra al termine, ma che in realtà nasconde ancora piacevoli sorprese.

Guida pratica per coppie alla deriva

Rifiorisce la dolce intimità e la donazione totale al compagno di vita, elementi essenziali su cui si fonda un matrimonio, resi più attraenti ed efficaci dal sarcastico e brillante, graffiante, duello verbale, che non risparmia proditori colpi bassi figurati, reso umoristico e comico nei passi salienti dalla perfetta mano registica del veterano “ maestro” di palcoscenico Nicola Pistoia, a cui l’interpretazione di fine classe stilistica ed elegante, signorile, movimento e postura sulla scena dei due protagonisti Danila Stalteri e Massimiliano Vado, contribuisce pienamente per il successo della pièce.

Chi m'ha vista

L’opera è gradevolissima, molto fluida nello scorrimento, ma non per questo priva di significati sui quali non sarebbe male riflettere. Consigliata per un pubblico di ogni età.

Viva la guerra!

Tutti gli attori impegnati sul palco recitano con grande disinvoltura e intensità, sorreggendo il peso della messinscena con un’apparente facilità che li lascia arrivare agli occhi del pubblico come interpreti di grande talento e perfettamente affiatati tra loro.

Viva la guerra!

La scrittura di Andrea riesce invece a parlare di un momento buio della nostra storia con dolcezza e simpatia, ma senza dimenticare i momenti drammatici come quelli di via Tasso, delle incursioni aeree, i litigi tra i partigiani dell’ultima ora, o di quelli che si opposero da subito al regime; poi si ricordano i dissapori verso i soldati del Regio Esercito, considerati servi del regime, o quelli migrati nella Repubblica Sociale.

Mary

Rappresentazione molto divertente che strappa genuine risate al pubblico in sala che non può non ritrovarsi in qualche episodio narrato o in qualche disavventura rappresentata. I personaggio sembrano più una caricatura che persone reali, ma proprio per questo risultano simpatici e coinvolgenti. 

Come fosse amore

Il ritmo è serrato grazie alle capacità di sei attori piuttosto vulcanici, tutti in grado di interagire tra loro in varie forme: talvolta la rievocazione di un ricordo si sovrappone al presente; in altri casi l'attenzione si sposta velocemente dallo studio all'enoteca, o viceversa; più raramente, la psicologa (una credibilissima Alessia Francescangeli), si rivolge agli astanti bucando la quarta parete.

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