Musica
13 novembre
LUCIANO BELLINI, NANDO CITARELLA, COMPAGNIA "LA PARANZA" – Musica senza Confini
Storie di ultimi, vinti, emarginati, eroi e grandi amori
Nando Citarella, Yasemin Sannino, Isabella Valeri - voci soliste
Marco Valabrega - violino Stefano Indino - fisarmonica
Luciano Bellini - pianoforte
Bruno Zoia - contrabbasso
Carmine Bruno - percussioni
Direzione musicale - Luciano Bellini
Tra musiche classiche, folk, pop, tradizionali e tammurriate.
ll progetto Musica senza confini intende armonizzare in un unico respiro vari stili, linguaggi e forme musicali lontane nello spazio e nel tempo, ma tutte generate dallo stesso desiderio di dar voce ai desideri e ai sentimenti più profondi. Tutti i brani ci parlano di storie forti, pulsioni intense, grandi amori e grandi dolori, disperazione e voglia di vivere, pianto e danza sfrenata gioiosa o terapeutica.
Un caleidoscopio umano ricco di emozioni a forti tinte che si immergono in fluidi musicali diversissimi tra di loro: brani classici, popolari, teatrali, tradizionali; ballate antiche e contemporanee, danze ancestrali e armonie inquiete e che si muovono trasversalmente alla ricerca di una verità profonda e di un mondo migliore.
Un’umanità dolente ma fiera si muove tra le note del programma, alla ricerca di amore e dignità, trovando un sorriso o – a volte – un’allegria sfrenata e contagiosa.
Lo sguardo è rivolto soprattutto al “Sud del Mondo”, agli umili, i diversi, i vinti, gli emarginati, con lo sguardo sempre rivolto alla speranza di una nuova vita. Passare da Vivaldi a Brecht, da Bizet a De Andrè, dalle Milonghe di Borges alle musiche epiche di Theodorakis e alle danze caraibiche di Lecuona non è stato difficile per musicisti che – al di là degli aridi steccati – cercano di raggiungere il cuore profondo di ogni musica, sia essa una sfrenata pizzica o tammurriata o una dolente pagina di musica barocca.
Alcuni anni fa si parlava di contaminazioni fra i vari generi, oggi si parla solo di Musica, senza confini, capace di abbattere con la forza della passione e del rigore compositivo ogni barriera, correndo di pari passo con l’avanzare inarrestabile delle integrazioni culturali e della solidarietà umana abbracciando il diverso