Prosa
09 marzo - 28 marzo 2010
Ladri di galline... praticamente polli
scritto e diretto da Stefano Fabrizi
con Andrea Perroni, Lallo Circosta, Riccardo Graziosi, Giusy Ricchizzi e Dario Tucci
Siamo nel retro di un bar, uno dei tanti bar delle periferie di Roma degli anni ’80, dove le moderne insegne pubblicitarie fanno da contraltare all’aspetto trasandato e alle condizioni igieniche approssimative di tutto il resto.
Il luogo è un perfetto punto di ritrovo e nascondiglio sicuro per dei malviventi di piccolo calibro come Piero Piaggio, che in un epoca in cui i suoi colleghi si arricchiscono con la cocaina, lui continua a vendere hashish al dettaglio.
Chi invece si intende della costosa polvere bianca è “er Gallina” dedito però esclusivamente al consumo, vizio che a lui non costa molto ma al libretto postale di sua nonna si. C’è Sandrino un ladro di appartamenti, convinto che la sua professione sia una missione di tipo marxista, cioè di chi tenta di abolire a modo suo la proprietà privata. Sandrino è il malavitoso ben vestito e che vive al di sopra delle proprie possibilità ed esercita il suo fascino sulla malcapitata Rita costretta a subire il suo stile di vita sregolato e i suoi continui tradimenti. Le “soffiate” per le sue azioni le ottiene involontariamente dall’ingenuo Domenico, un giovane di Comunione e Liberazione di origini ciociare che frequenta il bar solo perché il suo unico amico è un videogioco.
Mentre fuori la grande Storia avanza con i sequestri dei brigatisti, l’attentato al Papa, il terrorismo palestinese e la scoperta delle logge massoniche, la morte di Berlinguer e il PCI al 38%, la vita al bar per il gruppo scorre sempre alla stessa maniera a parte qualche piccola parentesi carceraria per qualcuno.
La grande occasione però non tarda ad arrivare neanche per loro: fanno da tramite millantando di essere in possesso di una grande partita di cocaina, per un passaggio come si dice a Roma a “Babbo Morto” di dieci chili… per guadagnare qualche mille lire al grammo. Piero Piaggio, lo spacciatore però viene avvertito da alcuni suoi “colleghi di alto bordo” che in realtà si tratta solo di una trappola e che loro tre sono solo delle vittime da sacrificare alla polizia.
I tre però hanno ormai la “mala” alle corde e capiscono che non possono più rifiutarsi: decidono così di sacrificare tra di loro un incensurato. Si, ma dove prenderlo?
Una sgangherata ed esilarante gang di malviventi tenta la svolta con il colpo della loro vita.