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Commedie Italiane

Prosa

24 settembre - 11 ottobre 2020

La Bilancia Produzioni presenta

Cose popolari

regia Nicola Pistoia

con Nicola Pistoia, Ariele Vincenti, Francesco Stella, Giordana Morandini

Ispirato a una vicenda vera e a vite concrete che il destino ha deciso di intrecciare sul pianerottolo di un condominio.

Roma, oggi. Possedere una casa di proprietà o sostenere le spese per un affitto sono un lusso che Fabio, a causa delle precarie condizioni economiche e lavorative in cui versa, non può permettersi. E così, all’insaputa della compagna Patrizia, trascina il suo amico e cognato Stefano nel disperato tentativo di occupare abusivamente una casa popolare, ormai disabitata. A far loro da “guida” in questa avventura tanto illegale quanto inevitabile è Mario, il misterioso dirimpettaio amante della musica classica e della raccolta differenziata... “Cose popolari”, scritto “a sei mani” da Nicola Pistoia (anche regista), Francesco Stella e Ariele Vincenti - in scena insieme a Giordana Morandini - sfrutta il tema degli illeciti e degli abusi che circondano il mondo degli alloggi popolari, tanto trattato nella cronaca degli ultimi tempi, come pretesto per raccontare quattro storie del popolo, quattro vite concrete che il destino ha deciso di intrecciare sul pianerottolo di un condominio. Cose popolari, appunto, ispirate a una vicenda vera, o forse a migliaia di vicende vere.

RASSEGNA STAMPA
DICONO DI NOI

Cose popolari

Una delicata recitazione che sa sempre quando e come emozionare il pubblico, con la massima sincerità. La caratterizzazione dei personaggi sfiora la perfezione, la loro romanità sembra direttamente ispirata dai racconti di Moravia... Il buon teatro non ha mai barriere regionali, né bisogno di graduatorie e riesce sempre a trovare una casa accogliente e un prolungato applauso finale. Come in questo caso.

Cose popolari

Il testo è neorealista, vero, senza fronzoli, diretto e colpisce lo spettatore per la veridicità dei dialoghi, i tempi serrati ma allo stesso tempo lontani dalla finzione teatrale. La bravura degli attori nel disegnare i personaggi sulla loro pelle, è davvero notevole. Il tema trattato è assolutamente interessante e rivelatore. Consigliatissimo.

Cose popolari

Le scelte puramente estetiche dello spettacolo (quelle di un realismo estremo condito dal grottesco del personaggio fuori dalle righe di Nicola Pistoia) possono indubbiamente non essere gradite a tutti i palati. Eppure, non si può negare a Cose popolari una coerenza rappresentativa e linguistica e una trasposizione attoriale coraggiosamente popolare, appunto.

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