Stand Up
28 novembre
Lo Sgargabonzi
Live
Alessandro Gori in
STORIE DI BAMBINI: Alle elementari, una vita fa, eravamo tutti col nostro bravo grembiulino nero, il colletto bianco e il fiocco. Blu per i bambini e rosso per le bambine. E i nostri genitori ci infagottavano in quelle giacche a vento pesantissime. Oggi invece posso davvero dirlo: mala tempora currunt. I bambini sono tutti firmati da capo a piedi. Non ce n'è uno che abbia un maglione preso al mercato o un taglio di capelli da diecimila lire. Limitandoci a parlare dei maschietti, il bambino medio che va alle elementari oggi è mediamente così: gilè amaranto Trussardi in sella di camiciola Fendi, borsalino Pierre Cardin che gli cade in parte sulla testolina santa, brillantini sbrilluccichettosi su particolari tendenzialmente (ma non per forza!) puccettosi, minigonna stile Massimo Gramellini con guarnizione Lebole al caramello, autoreggenti da troione, scarpe antinfortunio Finmeccanica, zainetto Miss Pomodoro, petroliera sotto i piedi, giro di amari della casa, musica atonale di Edgar Varese tutta intorno (di solito Density 21.5 per flauto solo), cinquantenne slave al guinzaglio senza la gamba destra e il braccio sinistro ma con rosa in bocca. Credo che questi pargoli abbiano tutti bisogno di tre sole cose: le lettere di rimprovero del babbo di Enrico Bottini in Cuore, le fionde dei ragazzi della via Pal e la bara del piccolo Miles in Incompreso. E noi gliele daremo.