Prosa
20 dicembre - 23 dicembre 2022
La Bilancia Produzioni in collaborazione con Next 2021-22 presenta
Gregory: una storia di famiglia
di Veronica Liberale
regia di Nicola Pistoia
con Francesco De Rosa, Veronica Liberale, Francesca Pausilli, Stefania Polentini, Armando Puccio, Francesco Stella
Una commedia umana che tratteggia con toni leggeri e senza pietismo una sindrome difficile vissuta in famiglia.
Roma, 1999 - La vita della famiglia Puracchio viene felicemente sconvolta dall’arrivo di un bambino: la fidanzata di Adriano, figlio di Maurizio, proprietario di una ferramenta, aspetta un bambino. Il lieto evento viene accolto con entusiasmo da tutti i suoi componenti, compresa nonna Luciana e zia Fiorella. Nella vecchia casa familiare, all’interno di un quartiere popolare, che è un po’ come un paese, l’intera famiglia trascorre la propria vita fatta di tensioni sopite, sogni accantonati, paure nascoste, in nome di un’ esistenza normale e dignitosa. Il piccolo Francesco, figlio di Adriano e Tamara, nato all’inizio del nuovo secolo, viene salutato come il bambino del futuro, colui al quale ciascun membro della famiglia cercherà di trasmettere qualcosa: Nonno Maurizio la sua ferramenta, Papà Adriano la sua passione per il calcio, zia Fiorella la sua visione del modo, Nonna Luciana i suoi ricordi di gioventù (legati a un vecchio poster di Gregory Peck che incombe sulla scena) e soprattutto i sogni più belli di mamma Tamara. Le aspettative sembrano infrangersi con la scoperta graduale che il nuovo arrivato sembra comportarsi in modo strano, quasi incomprensibile e poi con la consapevolezza della sua diversità. Di fronte a un evento così destabilizzante il castello di carte costruito dalla famiglia negli anni è costretto a cadere, ciascuno è chiamata a mettersi in discussione, a morire dentro per poi rinascere più forte e migliore di prima.
“Gregory: storia di una famiglia” è uno spettacolo che, sullo sfondo di una società che sta cambiando il suo modo di comunicare, con l’avvento di internet e dei social, ci accompagna con toni leggeri, rifuggendo da qualsiasi forma di pietismo, nelle fasi della scoperta di un figlio diverso, autistico con le sue caratteristiche e il suo modo tutto speciale di relazionarsi.
Una commedia umana che dà la sua visione e il suo piccolo contributo nella descrizione di una sindrome difficile da comprendere e da descrivere. Una storia che cambia e travolge la vita dei protagonisti, le cui vicende, raccontate sempre con sorriso e ironia, ci portano a riflettere su una società molto spesso non inclusiva e sull’inconsistenza e la vacuità, che si cela dietro il concetto di normalità.